L’olio extra vergine di oliva è considerato un prodotto prezioso ed essenziale in cucina. Fa parte di quella categoria di alimenti che non possono mai mancare in una casa. Non di rado si acquistano diverse bottiglie e si conservano in dispensa. Soprattutto in questo anno di emergenza sanitaria sono moltissime le persone che hanno fatto scorta di olio nelle loro case.
Come si conserva l’olio?
La domanda sembra al limite del banale perché si dimentica che l’olio è un prodotto vivo, estremamente delicato. Se l’olio non viene ben conservato il rischio di danneggiarlo in modo irreparabile è molto alto e anche molto facile. Per esempio: l’esposizione a fonti di calore e di luce possono dare vita a un processo chimico di ossidazione e l’olio rischia di diventare rancido. Ecco di seguito le linee guida per la corretta conservazione dell’olio a casa. Sono indicazioni semplici ma sulle quali spesso inavvertitamente non poniamo la giusta attenzione.
Luce
L’olio non ama la luce. Non deve essere esposto alla luce naturale e neppure a fonti di luce artificiale. Diventa rancido e il suo colore (giallo con striature verdi) tende a virare verso un giallo/arancio. Conservatelo in un luogo buio, dentro armadi che non abbiano i vetri trasparenti.
Calore
L’olio non ama neppure gli sbalzi termici, soprattutto quelli verso le alte temperature. Da evitare quindi di lasciarlo nel bagagliaio dell’auto durante l’estate, dopo aver fatto la spesa. Oppure sotto il sole in attesa di riporlo nel suo posto. Una leggerezza che spesso si fa è quello di lasciare la bottiglia vicino al calore del fuoco della cucina a legna o del fornello. Non va bene! Dopo aver usato l’olio riponetelo subito lontano dal caldo. Conservatelo sempre in un luogo fresco e asciutto. La temperatura ideale è fra i 12 e i 25 gradi.
Durante l’inverno, se la temperatura della cantina scende, non preoccupatevi: a basse temperature l’olio tende a solidificarsi ma le sue qualità restano immutate. A temperatura ambiente l’olio torna del suo solito aspetto limpido nel giro di 24-48 ore. Ricordatevi che l’olio non va messo in frigorifero o nel freezer!
Evitare di lasciare il tappo della bottiglia aperto
Spesso per la fretta e talvolta per comodità, il tappo della bottiglia viene lasciato aperto o chiuso male. L’olio a contatto con l’ossigeno subisce un processo di ossidazione degli acidi grassi e questo altera la sua composizione chimica. Ricordatevi quindi di chiudere sempre bene la bottiglia dopo aver usato l’olio. L’olio funziona un po’ come una spugna: assorbe gli odori circostanti e quindi se è esposto a odori forti o sgradevoli questi possono alterare il nostro olio.
Attenti quindi a queste tre cose:
- Luce
- Calore
- Aria
Dal momento dell’imbottigliamento fino all’arrivo in cucina cosa succede all’olio?
Dopo che un olio è stato imbottigliato affronta una sorta di lungo viaggio prima di arrivare nelle case dei consumatori. Viene trasportato su camion, viene stoccato nei magazzini dei punti vendita, finisce a scaffale e infine sulle nostre tavole. Durante queste fasi tutti gli attori coinvolti sono responsabili della corretta conservazione dell’olio. È fondamentale che le qualità dell’olio siano salvaguardate anche dopo la produzione. Una non ottimale conservazione può provocare talvolta dei lievi difetti al prodotto o delle alterazioni indesiderate che però nulla hanno a che fare con la qualità e non danneggiano in alcun modo la salute delle persone.
L’impegno di Carapelli e attenzione ai consumatori
Tutti gli oli che escono dallo stabilimento Carapelli sono sottoposti a molteplici e rigorosi controlli. I prodotti sono continuamente testati attraverso analisi indipendenti e un panel test professionale riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole e forestali. La tutela di tutti i nostri clienti e consumatori è uno dei nostri obiettivi principali, ecco perché, proprio per dare la massima assistenza ai consumatori, Carapelli è a disposizione tutti i giorni con il suo numero verde 800.489501.