Olio e vino sono da sempre due cardini fondamentali, in Italia, delle tavole quotidiane, ma anche del turismo enogastronomico, oggi in sviluppo esponenziale, grazie a una visione che valorizza e mette al centro del viaggio l’esperienza a tutto tondo del territorio e delle sue espressioni.
Sono centinaia gli angoli di paradiso del nostro Paese che custodiscono i segreti della terra nel loro paesaggio, nella storia dei loro abitanti, nelle attività ancora legate in modo indissolubile al territorio e alle sue singolari specificità.
E sono migliaia le famiglie, da Nord a Sud dello Stivale, nelle quali può trovare almeno una bottiglia di buon vino e di olio extra vergine d’oliva.
Due fratelli, il vino e l’olio, che condividono la gioia di un percorso produttivo e conservativo legato alla terra, alla ritualità, all’originalità e alla ricerca di qualità.
I coltivatori e i produttori di olio e di vino, come dei veri padri, si prendono cura di questi prodotti come fossero “di famiglia”: attenti alla cura della terra, alla natura delle piante, ai cambiamenti metereologici, alle epidemie parassitarie, accompagnano i loro frutti fino alla definitiva trasformazione.
La scelta della tipologia (dell’oliva o dell’acino), la raccolta, il trattamento, l’imbottigliamento sono procedimenti comuni ai due «prìncipi della cucina» che chiedono un rituale preciso, appassionato, sincero e che implicano competenze di alta levatura.
Nel vino come nell’olio le varietà di gusto, di principi nutritivi e di proprietà organolettiche sono tantissime e valorizzarle – nelle loro diversità – è a tutti gli effetti una vera e propria arte.
Dalla scelta delle piante, alla raccolta, alla produzione fino all’imbottigliamento, ogni dettaglio deve essere curato perché ciascun prodotto mantenga gusto e proprietà unici: è sufficiente spostarsi di pochi chilometri per passare a spettri di gusto, consistenze, profumi diversi e questo fa la vera differenza e l’unicità del gusto nel nostro Paese.
La vera bellezza, come nell’arte, nella musica, nell’architettura, sta proprio nella irripetibilità di un olio o di un vino: ogni serie di bottiglie ha la sua propria vita, non è mai uguale a un’altra ed ha percorsi diversi.
A noi (turisti o stanziali) tocca assaporare profumi e gusti, imparare a distinguere e godere della fortuna di poter abbracciare questo patrimonio «in casa nostra».